In viaggio tra Perù e Bolivia: Le misteriose rovine Inca di Moray


Prima di arrivare a Ollantaytambo, c’è un altro luogo che vale la pena di vedere per il mistero che lo circonda. Non occorre essere al corrente dei dubbi che ancora rimangono a scienziati e archeologi sull’uso e lo scopo del luogo; per intuire il fascino e l’alone di mistero che circonda il posto….basta vederlo, e subito vi chiederete il senso di quella struttura senza riuscire a rispondervi.

Vi trovate su un altipiano brullo che, come al solito, è circondato da montagne innevate e splendenti che lasciano a bocca aperta. Di fronte a tale panorama non vi immaginereste di dover abbassare gli occhi per vedere un’altra meraviglia. Sì, perchè Moray vi appare all’improvviso, sotto i vostri occhi, anzi più precisamente sotto i vostri piedi.

Su quest’altipiano esiste una depressione, una conca di circa un centinaio di metri di diametro e profonda altrettanto, sul fondo del quale c’è la struttura misteriosa…è un sistema di terrazzamenti di pietra circolari, di gradoni circolari concentrici che riempiono la depressione, simile ad un’enorme teatro greco. Hanno qualcosa di magico, per la loro forma, per il fatto che finchè non si arriva sull’orlo della conca non li si vede, perchè girano leggende sul loro scopo (la versione più accreditata è che servissero come laboratorio per l’agricoltura, ma non vi è niente di certo)…è bello farsi affascinare da questi racconti e miti, anche senza il bisogno di crederci necessariamente…

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