L’Irlanda in 15 giorni – Qualche consiglio di Viaggio
Per la nostra esperienza, l’Irlanda è un paese abbastanza facile per il viaggiatore, ma meglio avere i documenti in regola ed essere prudenti con la guida a sinistra.
Per la nostra esperienza, l’Irlanda è un paese abbastanza facile per il viaggiatore, ma meglio avere i documenti in regola ed essere prudenti con la guida a sinistra.
Siamo Partiti da Dublino e abbiamo fatto il giro dell’Irlanda (esclusa l’Irlanda del Nord) in senso orario. Nei 15 giorni di viaggio, abbiamo passato molte ore in macchina, ma questo ci ha permesso di vedere molte cose.
Abbiamo percorso tutta la costa da Dublino a Galway, passando per Cork e Killarney.
L’auto è un ottimo mezzo per girare la Francia, visto che vi sono molti paesaggi da vedere, spesso percorrendo stradine di campagna. Probabilmente la cosa migliore sarebbe il camper, che permette di ammortizzare le spese e di fermarsi (quasi) ovunque.
La cosa che mi ha colpito di più della Francia sono i paesaggi: campi di girasoli, foreste, scogliere. Non altrettanto i monumenti, fin troppo ritoccati per i miei gusti.
La cucina è buona, meglio però quella del Sud, sicuramente più ricca.
Delisle fa parte del cosidetto Graphic Journalism o Comics Journalism. E’ un giornalista, perchè racconta fatti veri, ma li racconta con il disegno. Racconta i paesi che visita o in cui soggiorna.
Per me è il massimo: amo i fumetti, mi piace il giornalismo, adoro viaggiare, cosa potrei volere di più?
Questo libro l’ho scoperto per caso girovagando su internet. In effetti stavo proprio curiosando sulle isole più sperdute del mondo e questo libro è perfetto! L’autrice fa un viaggio (di fantasia) in tutte le isole più perdute, inaccessibili, inabitate e inospitali del pianeta.
Per ogni isola, cerca una storia da raccontare e ne trova di veramente eccezionali.
Invidio molto lo stile narrativo di Chatwin: essenziale, attento solo ai fatti, ai dialoghi e a brevi descrizioni. Eppure così ricco, capace di raccontare le persone, i luoghi, il mondo nella maniera più semplice.
Ama soprattutto raccontare la gente che incontra (d’altra parte ha fatto studi di archeologia ed è appassionato di antropologia), i suoi sono sempre viaggi alla ricerca dell’altro, con una curiosità famelica.
Ho letto questo libro subito dopo il libro di Fulton. Quanta differenza tra questi due viaggiatori! Hanno visitato due mondi diversi, pur essendo passati più o meno per gli stessi luoghi.
Ma il senso dei loro viaggi era così diverso: per Fulton il viaggio è sfida, curiosità; per Annemarie è fuga, ricerca di sè stessi.
Il nostro autore comincia il suo viaggio per caso, a seguito di una strampalata scommessa fatta ad una cena, più per far colpo su una ragazza che altro. Ma non è questo il miglior modo di iniziare un viaggio? un po’ per caso e lanciandosi nell’ignoto?
Questa è la miglior metafora del viaggio e della vita, questo incontro casuale con tante sfide e tanti cammini nuovi e inaspettati.