In viaggio tra Perù e Bolivia: Nazca, il deserto e la Garrua


In Perù il deserto si estende lungo tutta la costa, bagnata dall’Oceano Pacifico e variando in profondità verso l’interno dai 60 ai 160 km. Il deserto peruviano è incredibilmente mutevole: si trovano le dune sabbiose come nel sahara (alcune sono tra le più alte al mondo!), i canyon come negli USA, oppure il deserto piatto e ghiaioso.
La garrua, cioè la tipica foschia che sulle coste peruviane ricopre il paesaggio durante la giornata, rende l’oceano e il deserto uno spettacolo un po’ orrido, ma non per questo meno interessante.

A Nazca (cittadina situata a circa 500 km a sud di Lima) il deserto è fatto di sassi, potrebbe essere un paesaggio marziano. Su questo deserto, circa 2000 anni fa, popolazioni primitive hanno tracciato enigmatici disegni. Questi disegni sono visibili solo dall’alto, essendo molto grandi (alcuni arrivano ad una lunghezza di 200 m). Esiste una torretta alta una cinquantina di metri che permette di vedere un paio di geoglifici, ma la cosa migliore è fare un giro con l’aereo: volando intorno ad un’area di circa 500 km quadrati, si possono ammirare semplici figure geometriche (triangoli ed altro), ma anche raffigurazioni stilizzate di animali, come colibrì, condor, ragni e scimmie.

Le linee sono ottenute togliendo i ciottoli scuri che si trovano in superficie e rendendo visibile la sabbia sottostante, più chiara. Queste linee sono arrivate a noi grazie all’estrema siccità della regione. Difficile capire perchè delle popolazioni abbiano prodotto dei disegni che con tutta probabilità non potevano nemmeno ammirare. Per questa ed altre ragioni aleggia il mistero sulle linee di Nazca: alcuni dicono che venivano utilizzati come sentieri rituali, altri invece si pongono il problema di come possano essere stati fatti dei disegni tanto grandi e belli da popolazioni tecnologicamente arretrate.

Copyright © 2004 - All Rights Reserved

%d blogger cliccano Mi Piace per questo: