Dentro la Grande Piramide


Entrare nella Grande Piramide…. Avevo letto molto su cosa si trova (o non si trova..) dentro la Grande Piramide e non potevo assolutamente perdermi l’occasione di fare un “giro” al suo interno. Ogni giorno sono messi a disposizione del pubblico SOLO 100 biglietti di ingresso (per limitare il deterioramento eccessivo della struttura). Per questo arrivammo di buon mattino alla Piana di Giza, anche se, con il senno di poi, ho l’impressione che le persone che entrino lì dentro ogni giorno siano molte di più…

Ad ogni modo, presi i biglietti, arriviamo all’ingresso. L’ingresso non è altro che un “buco” trapanato dal califfo arabo Ma’mun nel IX secolo d.C. per tentare di entrare nella Grande Piramide e scoprire i suoi tesori…ovviamente non ci ha trovato nulla, ma ha lasciato questa “ferita” sulla Grande Piramide che ancor oggi viene usata per visitarla.
Il cunicolo di ingresso è stretto, ma dopo è peggio. Subito ci sono delle scalette ripidissime da salire, in cui si deve procedere a carponi. Vediamo gente scendere parecchio sudata…ovviamente nessuna regolamentazione del flusso, sta alla civiltà dei turisti….
Con noi salgono due anziane signore imperturbabili: grandissime!!!
Finite le scale si approda alla Grande Galleria, fatta in granito rosso, con il soffitto a tetto spiovente fatto di lastre sempre più vicine.
E’ uno spazio assurdo: scuro, senza alcuna scritta o decorazione, lascia perplessi. E’ enigmatico, sembra non voler fornire indicazioni su di esso.
Al suo inizio, un corridoio orizzontale porta alla Camera della Regina, ma è chiuso. Continuando in alto su un’altra rampa di scale, si arriva ad un altro cunicolo.
L’aria è calda e umida, come è ovvio visto il numero di persone che, contemporaneamente, salgono e scendono.
Il cunicolo si apre dopo qualche metro in una “stanzetta” della dimensione di un ascensore. Qui sulle pareti vi sono delle specie di nicchie a forma di semicerchio. Anch’esse sono molto strane: non sembrano decorative, ma piuttosto sembrano parti di una qualche struttura industrial-tecnologica, anche se il loro scopo ci è ignoto.
Infine, dopo un altro tunnel lungo qualche metro e alto meno di un metro e mezzo in cui si procede con la testa abbassata, si approda alla Camera del Re. Se prima provavo una strana sensazione nel vedere la Grande Galleria, ora questa si è amplificata. Siamo di fronte ad uno scatolone di granito rosso, senza nessunissima decorazione, niente di niente, se non dei blocchi di granito liscissimo. E quella che si crede la Tomba del Re, è un contenitore sempre di granito e sempre senza nessuna incisione. Qua non siamo di fronte a prodezza artistiche, ma a qualcosa che disorienta la mente…

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