Un appunto sull’acquario di Genova

Qualche tempo fa sono andato a visitare l’acquario di Genova. Ero molto curioso: amo la natura e gli animali e non avevo mai visto un acquario, perlomeno delle dimensioni di quello di Genova.
Non mi è piaciuto. Per niente. Non ho potuto fare a meno di provare angoscia e dolore per quegli animali. Secondo me, questi sentimenti erano assolutamente visibili e palpabili su quei poveri esseri viventi.

Non ho potuto fare a meno di provare angoscia e dolore per quegli animali. Secondo me, questi sentimenti erano assolutamente visibili e palpabili su quei poveri esseri viventi.

Certo, lo spettacolo di colori di tutte quelle varietà di pesci era impressionante. I bambini schizzavano estasiati da una vasca all’altra.

Questo caimano è rimasto esattamente in questa posizione per tutto il tempo che l'ho osservato e anche oltreMa per me non era così bello. Gli animali lì dentro soffrono. Direi che gli animali che colpiscono di più per la loro sofferenza non sono i pesci: sono i pinguini, i caimani, e tutti gli animali “terrestri”. Vedere un pinguino assolutamente immobile, in stato di trance, completamente annullato, PER ME non è stato un bello spettacolo; e nemmeno veder galleggiare un caimano come un tronco inanimato, NON è stato un bello spettacolo. Non sono un naturalista o un biologo o un “esperto”, ma mi pareva evidente che quegli animali soffrissero. Per capirlo basta avere un po’ di sensibilità.
Mi pare ovvio il perchè: un animale in gabbia, in un ambiente ristretto e innaturale, che cosa può fare? nulla. di certo non può vivere: non può giocare, non può procacciarsi cibo, non può lottare contro predatori o per guadagnarsi la preda. Quindi, per quale motivo dovrebbe vivere? questi animali sembrano congelati, nelle loro funzioni motorie e psichiche. Non penso che siano drogati, temo che non occorra…

Ora mi chiedo: che senso ha tutto ciò? anche lasciando da parte la questione morale sul tenere in gabbia degli animali, ha qualche valore istruttivo l’acquario? A me sembra molto limitato. Perchè con degli animali così lobotomizzati, a cosa può servire l’osservazione? certo non per capire come vivono normalmente, meglio seguire qualche buon documentario alla televisione. Per certi versi meglio i musei di scienze naturali del secolo scorso, nei quali si potevano vedere gli animali impagliati, l’effetto era lo stesso.

Come vedete tutti possono toccare senza controlli le razzeInoltre, non solo questi poveri animali sono in gabbie di vetro, ma devono pure sopportare l’invasività umana. In quella giornata c’era un delirio di persone: immaginate di essere VOI chiusi in una stanza con una bella parete di vetro dalla quale, per non meno di 10 ore al giorno, una folla vi guarda. Non credo che sareste proprio a vostro agio. Anche perchè, pur essendoci il divieto di usare il flash, il flash viene usato di continuo e c’è pure chi “bussa” sul vetro per richiamare l’attenzione dei pesci. Vi parrebbe bello vivere così?

Oppure ci sono le mante (o razze?), che sono collocate in una vasca aperta, ad altezza d’uomo, per cui tutti possono mettere la mano nell’acqua e toccarle. Anche questo lo trovo una tortura.

Insomma, i motivi per cui questi animali non possono che soffrire sono parecchi e, oltre all’essere in gabbia, che di per sè è una violenza, non vengono nemmeno trattati con il dovuto rispetto.

Voi che ne pensate?

Approfondimenti:
  • ENPA
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