Francia in Fiat Panda: Itinerario di Viaggio

Il nostro giro in Francia è durato 18 giorni. Con la nostra Fiat Panda abbiamo circumnavigato la Francia visitando la Borgogna, la Loira, la Bretagna e la Provenza.
Ci sono tante cose da vedere in Francia, ma tutto sommato in 18 giorni siamo riusciti a vederne un bel po’. Devo dire che i paesaggi sono di una rara bellezza, in tanti luoghi della Francia. Di contro, solo alcuni monumenti e città mi hanno colpito, molti li ho trovati troppo ricostruiti e un po’ finti.

Itinerario

1° Auxerre, Vezelay e la Borgogna

La campagna francese con le sue colline ondulate e i campi di girasoli gialli sono rilassanti e magici. Vengono in mente tutti i quadri di Van Gogh e degli Impressionisti francesi.
Abbiamo anche assaggiato un po’ di vini, rossi e bianchi (Chablis, Pinot Nero). Non male, ma continuo a preferire i vini italiani.
Di questa zona della Francia preferisco i paesaggi, piuttosto che le città e i monumenti, che sono carine, ma non dicono molto. E poi, la sera non gira nessuno, a parte qualche barbone poco raccomandabile.

2° I castelli della Loira (Chamborb, Chenanchaux, Angers)

Belli? belli. Eleganti, immersi in superbe foreste e bagnati da tranquilli corsi d’acqua. Chambord ha una architettura ricercata; Chenonceau invece è più scenografico, con questa ala che si getta in mezzo al fiume.
Di castelli in zona ce ne sono una miriade, c’è l’imbarazzo della scelta, però costano: 9 euro a testa, senza poter entrare all’interno.
Angers invece è una città carina, più vivace di Auxerre, con un castello massiccio dalle grandi torri disposte a coppie. All’interno, il più grande arazzo del mondo. Rappresenta l’Apocalisse ed è posto in una sala buissima, con le luci rivolte all’arazzo, e dei sibili che parevano il rantolo di qualche bestia infernale. Molta paura, ma ne siamo usciti vivi. Purtroppo senza fotografie, però.

3° Mont St. Michel

A Mont St.Michel faceva caldissimo. L’enorme distesa di sabbia intorno era bianchissima e il forte vento buttava la sabbia negli occhi. Il posto mi è piaciuto molto, questo paesino in mezzo ad un deserto di sabbia e mare stuzzica la fantasia. Purtroppo è quello che pensano in tanti, per cui è piena di turisti…
L’abbazia è molto bella e offre un panorama stupendo, valeva i 9 euro del biglietto, anche se… in realtà c’è un modo per non pagarli… c’è un passaggio segreto… è la porta d’emergenza dell’uscita! E’ incustodita e apre solo da una parte, cioè per chi sta uscendo, ma se rimane aperta si può fare tutto il giro al contrario.

4° Bretagna

St. Malo, Dinan, Dinard, Cancale

Saint Malo è bella, a parte la disavventura al ristorante. Anche gli altri paesini sono molto carini, le spiagge pure, anche se un po’ disagevoli: a Dinard, ad esempio, la spiaggia è parecchio distante dal mare a causa della marea, cioè in pratica la cosiddetta battigia è lunghissima, decine e decine di metri.
Oltre alle spiagge ci sono delle bellissime scogliere con un mare azzurro e verde. Tra queste le più famose sono le Rocce di Granito Rosa.

Croizon, Pont-Aven, Carnac

Abbiamo fatto tutto il giro della penisola di Croizon, ammirando le sue scogliere squassate dal mare burrascoso e dal forte vento.
A Saint Nic, abbiamo scovato una chiesa graziosa, umile e sincera, con dei bei altorilievi lignei all’interno.

Pont-Aven è un paesino carinissimo e leziosissimo, anche se il famoso quadro di Gauguin rappresenta un paesaggio completamente diverso dal reale. Nel quadro c’è un ruscello senza casa, ora invece in quel posto c’è un mulino e molte case…
Un tempo Gauguin e tanti altri artisti venivano qui per ritrovare la “purezza” contadina e marinara della Bretagna, fuggendo da Parigi. In effetti possiamo dire che questa purezza si è conservata, anche se un po’ congelata: rappresenta un paese che non c’è più.

Carnac non ci ha convinto molto: era piena di turisti e devo dire che questi menhir allineati non mi hanno trasmesso molte emozioni. Forse se fossi un archeologo o antropologo non la penserei così…

5° Bordeaux

Gran tirata fino a bordeaux, tra paesaggi monotoni.
Bordeaux invece è molto carina, con una bella vita giovanile e rilassata.
Ottima mangiata di ostriche.

13° la Provenza (Ponte du Gard, Arles, Avignone, Orange)

Sulla strada da Bordeaux a Orange, mi hanno colpito le aree di sosta veramente belle, una addirittura con un parco e un bel laghetto, sulle cui rive abbiamo pranzato.

Orange è una cittadina graziosa, turistica ma non troppo, anche se un po’ dimessa. L’anfiteatro romano è il pezzo forte, davvero notevole, possente e maestoso.

Uno dei gioielli architettonici della regione è – non a torto – il Pont du Gard. Giustamente i francesi se lo fanno pagare parecchio caro: la visita costa 18€ e altri 4€ per passeggiare sulla cima dell’acquedotto.
Non vi consiglio la seconda, perchè si percorre questo cunicolo coperto, da cui si vede ben poco del panorama circostante. Piuttosto fatevi un bel bagno nel fiume, noi ovviamente non ci siamo portati il costume e ci siamo persi l’occasione di rinfrescarci un po’ dalla calura…

Arles e Avignone sono altre due tappe obbligate della regione. Per esse vale lo stesso discorso di tante altre cittadine viste nel nord della Francia: tenute molto bene, molto graziose, piacevoli da passeggiare e di sicuro interesse storico-artistico. Ma anche un po’ finte, troppo smaltate e quindi alla fine un po’ tutte uguali.
Però devo dire che ad Arles ci siamo anche fatti un gran bel panino in un posticino consigliato dalla Lonely! :-)

Anche qui in zona abbiamo assaggiato del vino, rosso, che ho preferito a quelli della Borgogna.

12° Aven d’Orgnac

Bellissima giornata in Ardeche, regione che ci è piaciuta tantissimo, simile alla Borgogna con tanti vigneti e frutteti ma un po più selvaggia e rigogliosa.
Abbiamo attraversato la regione per andare a vedere le Grotte di Orgnac. La visita è stata emozionante, e la guida che ci ha accompagnato nelle grotte era molto gentile e appassionata. Il posto è in mezzo alla macchia mediterranea e quasi senza turisti.

11° la Costa Azzurra

La parte di Costa Azzurra che abbiamo visitato è quella meno famosa, ovvero quella sotto Tolone. E’ un po’ meno cementificata della Costa Azzurra di Cannes e Nizza e un po’ più selvaggia: in alcune zone si è preservata la macchia mediterranea e in alcune isole non sono ammesse le auto.

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